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Questa fase è abbastanza semplice anche se un po' monotona. La precisione è di grande importanza, poichè sarà il fascio funicolare a dare la forma alla nostra vela in volo. Ci procureremo un pennarello (marker) indelebile a punta fine e un righello, possibilmente di metallo.
Dobbiamo tenere sottomano il foglio di Surfplan con le misure delle discese di cordini, non ha importanza da che parte si incomincerà, basta che comunque si proceda con l'ordine delle discese o raggruppamenti.
Per il primo settore ho usato del nylon da aquilone leggero; quì sotto al sequenza del nodo e del fissaggio all'asola sulla vela.
Finita questa operazione, per tutte le asole distribuite sulla superficie di intradosso, ad esclusione delle linee D (freni), dobbiamo raggrupparli alla giusta misura.
Seguendo quanto indicato dal piano di Surfplan, misuriamo uno per uno i cordini fissati, partendo a contatto con l'intradosso.
Sporchiamo leggermente con il pennarello il punto di misura e in quel punto facciamo un nodino semplice.

A seconda di quante linee abbiamo scelto per raggruppare il secondo tratto, dovremo effettuare le legature dei cordini del primo tratto all'interno del cordino che proseguirà la discesa.
Per quest'ultimo ho scelto di usare del nylon intrecciato, sempre per aquiloni ma più robusto e spesso (1 mm).
Sotto è illustrata la modalità per annodare sull'asola del secondo tratto.
Lo stesso tipo di nodo e di procedimento andrà seguito per la terza discesa. Ricordate che l'ultima corrisponde alla misura delle bretelle.
Per le discese dei freni ho stabilito dei raggruppamenti e delle lunghezze differenti.
Siccome non è tra le features di Surfplan, ho dovuto copiare il file originale in uno "_freni", al quale ho applicato le modifiche sopradescritte prima di stamparlo nuovamente. Di quest'ultimo tralasciate ovviamente le parti delle A, B, C per le quali valgono le misure del primo foglio.
I nodi causano molti problemi di "annodamento" involontario, andranno perciò ridotti al minimo e senza la scaldatura che peggiorerebbe l'effetto "impiglio".
In un prossimo modello cercherò di sostituire i nodi con delle efficaci cuciture che limitano molto tutti questi problemi ma diventano molto impegnative dato il numero di cordini da cucire.

Ora bisogna costruire le due bretelle, quelle che la tabella funi di surfplan indica come ultima discesa.
E' abbastanza difficile trovare del cinghietto di nylon resistente, così ho pensato di utilizzare quello che serve ad appendere al collo le chiavi, nei magazzini si trova a 50 centesimi. Prendetene qualcuno, vi occorrerà anche per il resto del cinghiaggio.
Conservate anche gli anellini che serviranno poi per il passaggio dei freni.
Possono essere molto utili le tracolle delle vecchie macchinette fotografiche o similari, anche perchè hanno già incluso le fibbiette su misura per accorciare o allungare la cinghia; tornerà molto utile un minimo di regolazione sull'imbrago.

Come si vede nelle foto, ho utilizzato dei gancetti per piccoli quadri per recuperare gli anelli che servono a fissare il fascio funicolare.
Per ultimo con un pezzetto di stringa piatta ho fatto la fibbia con l'anello guida per il freno.

Nella parte finale mi occuperò di realizzare l'imbrago e il pupazzo-pilota, su cui andranno montati i due servocomandi per il movimento delle braccia.

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