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La notizia dell'apertura del nuovo portale che renderà fruibili gli "open data" del Comune di Milano al cittadino e al mondo intero, è stata data sul sito del Governo in data 2 ottobre 2012: Una piattaforma per i dati aperti del Comune di Milano. Una cosa non sfugge all'occhio "allenato" quando il mouse si appoggia sui link del portale: è Joomla! Esploriamo un po' questo nuovo servizio e il suo motore Open Source.

Il sito per gli Open Data è raggiungibile a questo indirizzo: dati.comune.milano.it
Innanzitutto è bene chiarire cosa sono gli "Open Data". Se avete già visitato il sito del Governo è spiegato sinteticamente e in modo esauriente: "...la piattaforma nasce con l’intento dichiarato di condividere tutte le informazioni che soddisfano un interesse pubblico, privato o commerciale nel rispetto della privacy".

E ancora: "...sulla piattaforma sono disponibili per essere scaricati, consultati e riutilizzati 46 dataset riconducibili a diverse aree tematiche".
Ed il perchè è stato fatto questo è spiegato in queste righe: " L’iniziativa del Comune, preceduta dall’avvio dal progetto WiFi (500 hotspot dislocati sul territorio), rappresenta un altro tassello necessario per il percorso dell’Agenda Digitale dell’Amministrazione comunale".

Sono notizie che fa piacere sentire e, soprattutto se lavorate con Joomla o se solo ne siete fruitori hobbistici, fa piacere sapere che il motore di tutto questo è suo.
E' su una versione non più supportata dagli sviluppatori e dalla comunità, la 1.5.xx. Se questo ad un primo impatto può far venire dei dubbi con una scelta ragionata e consapevole può rappresentare una scelta corretta. Inoltre le caratteristiche dell'applicazione consentono un upgrade non troppo complicato se si conosce la piattaforma.
La versione 1.5.xx essendo la pima versione con alla base un framework, possiede la quasi totalità del suo codice scritto in modo nativo. Il suo lunghissimo percorso l'ha resa molto stabile e se non si usano codici esterni che introducono problemi e vulnerabilità possiede un buon livello di sicurezza.

Ma se questi sono i vantaggi, ci sono anche degli svantaggi nell'uso di questa versione datata e sono rappresentati soprattutto dalla sua difficile adattabilità ai supporti multimediali; più che altro per la presenza di rigide strutture dei metalinguaggi che non permettono normalmente l'uso dei moderni "Bootstrap".
Inoltre il codice eseguto e la quantità di risorse richieste al database è veramente enorme.

 Continuando l'esplorazione della sua parte un po' più "nascosta" ci si può accorgere di un'altra scelta un po' strana:
Server=Apache/2.0.64
X-Powered-By=PHP/5.1.6
... direi un po' vecchiotti per sopportare grandi stress e per usufruire di qualche patch e funzionalità in più.
I metatag delle pagine invece mostrano il totale uso di estensioni open source: lo slider Lof, Phoca Download, i Sexibookmarks, K2; tutte estensioni molto ben supportate e documentate e native di questa versione che molti di voi avranno avuto sicuramente l'occasione di testare scaricandole dal repository extensions.joomla.org. Per il resto direi che è funzionale e gradevole, forse qualche "snellimento grafico" non guasterebbe, magari tentando di implementare le funzionalità del potente html5 si porterebbe portare la grafica "social" di un bootstrap come quello di Twitter.

Ma il Comune di Milano non è il solo a condividere dati, esiste ad esempio anche dati.piemonte.it, che sembra essere stato il primo ad intraprendere questa strada, facente parte di un processo di armonizzazione dei dati che coinvolge l'Europa: il progetto "HOMER".

Anche tutte queste piattaforme sono comunque Joomla!

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