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Direi di si, se qualcuno glielo insegna o lo porta in volo con se! Ingombrante passeggero? ..Nemmeno tanto, anzi può essere lui a guidare i nostri voli, è risaputo che i pinguini sono spesso argomento di studio per i progettisti di vele da parapendio.

L'obbiettivo è riuscire a resuscitare il mio primo netbook a cui sono affezionato e che era finito in fondo ad un armadio, col futuro di restarci.
Veniva con me dapertutto, ogni suo segreto era stato violato come ogni parte a cui si riusciva a mettere mano e anche il suo cuore poteva essere manipolato a piacere diventando lo strumento dei desideri del momento...
Cosa non è: ...non è un termine di paragone con nulla che viene attualmente usato e non intende sostituire nulla. Ci sono molti motivi per cui non potrebbe essere più che un'esperimento, quindi mi preme sottolineare subito che lo scopo è più ludico che scientifico-aereonautico.
Certo un vantaggio lo ha anche a confronto con i più moderni tablet, dispone di ogni tipo di connettività, supporta software a piacimento e il pinguino si sà, si lascia addomesticare con un po' di carezze, è open!
Anche se dalle foto che seguono il progetto sembra a buon punto, quella che vedete è la parte più semplice, solo un po' di pazienza e precisione quanto più possibile.
La parte più complicata sarà risolvere le seguenti problematiche:
- Navigazione: si può valutare di mettere il film "touch" ma non sono convinto che sia il miglior metodo, voglio ancora verificare l'idea di utilizzare un joystic da posizionare direttamente sul guanto o sulla bretella.
- Batteria: questa sarà una parte veramente dolente, la sua batteria (già pesantina di per se) garantisce + o - 1 ora di autonomia, immaginando poi di dover alimentare anche qualche dispositivo usb, è impensabile utilizzare quella attuale o comunque utilizzarla così com'è... non ho idee, vedremo.
- Protezione: non è proprio la cosa ideale a cui far prendere i colpi di un decollo sbagliato, e capita..., ho già qualche idea per coinvolgere nel progetto qualche volontario, a sua insaputa, sono certo di arrivare a risultati accettabii, anche se rimarrà comunque un rischio permanente.
- Test di pericolosità: questa è un po' un incognita, bisogna valutarla una volta montata, ma è importante che non costituisca rischi per il pilota in caso di incidenti.

Innanzitutto bisognava rimpiazzare il raffreddamento offerto dallo chassis della tastiera, in metallo.
Non era eccessivo il calore sviluppato ma è necessario comunque offrire un buon veicolo di dissipazione.
Un bel cartello in alluminio, generosamente regalato da SafetyTarget mi ha brillantemente risolto il problema.
E' necessario tracciare prima una sagoma prevedendo di non occultare le connessioni dei cavetti, inoltre bisogna fare attenzione ad isolare la parte non direttamente a contatto con cpu e coprocessori; io ho trovato utile del nastro telato e gommato, largo.
Sotto questi ultimi bisogna posizionare, fissandoli con la pasta termo-conduttiva, dei quadratini di alluminio come rialzo.
Visto che lavorerà in un ambiente chiuso ho preferito abbondare con i cartelli! Infatte se osservate sono due sovrapposti, di cui uno leggermente curvato per raggiungere la quota dei componenti su quella parte della mo-bo.
Appena sotto il plug di alimentazione trovate l'IC che si occupa della regolazione della tensione proveniente dall'alimentatore, se ci appoggiate un dito mentre collegate il jack di alimentazione sentirete subito se ci sono problemi, si riscalderà immediatamente, altrimenti rimarrà freddo. Tenetelo come ultimo controllo, conservando il tatto anche durante l'accensione e siate sempre pronti a togliere l'alimentazione. Se non avete fatto errori grossolani difficilmente causerete danni,... ma non è comunque un buon motivo per sottovalutare e causarli!
Le cerniere originali sono state mantenute e fanno lo stesso lavoro di prima, solo lo schermo è girato.
La cornice dello schermo è stata fatta utilizzando due pezzi di diverso spezzore di acrilex.
Uno, quello spesso come il monitor, fa da cornice, mentre l'altro più sottile è a dimensione del video vero e proprio (schermo), e serve a fomare anche il contenitore del supporto, impedendone la fuoriuscita anteriore.
Se lo farete a misura esatta entrerà sforzando leggermente e non occorrerà creare altro fissaggio.
Il cavo flat è quello del monitor e deve raggiungere la parte sottostante del supporto a cui è fissato con le cerniere, per questo è stata fatta una fessura in corrispondenza del connettore sulla scheda dell'alta tensione per permettere un facile inserimento.
E' una parte fragile e ho preferito irrobustire con un po' di nastro telato, anche per evitare eventuali strappi fissandolo alla carcassa metallica.
Ho pensato di completare il tutto con una protezione-parasole, realizzata con una striscia di forex nero da 4mm.
E' morbido e assorbe un po' gli urti ed è facilmente lavorabile una volta riscaldato, aiutandosi con una pistola per sverniciare (...con calma altrimenti fondete tutto).
Che dire di più? Nulla, ... abbiamo perso la tastiera (ma non è detto che qualche successiva modifica la faccia riapparire) ma abbiamo conservato tutta la connettività, vuol dire che ogni periferica sarà USB.
Ora, dottore, bisogna impiantare il core...quale? ...ragionamento:
- è il primo esperimento, non voglio complicarmi la vita, ci sarà tutto il tempo di ritornare sulle scelte,
- deve essere leggera e già abbastanza ottimizzata per l'uso sul netbook o meglio sull'eeepc
- verrà installata sull'SSD principale per non occupare connettività USB o la SD che può servire ad altro.
- non voglio apportare modifiche HW, quindi aggiungere cose non già presenti sulla mo-bo ed utilizzare quindi le sue connettività.

Alla fine ho scelto Ubuntu Netbook Remixe
Non ho provato molto, tutto il lavoro che leggete in cinque minuti è il risultato di tempo rubato al sonno, ma mi sembra la scelta giusta.
Il desktop di default è adatto all'uso con un eventuale touch screen, anche se non opterò per questa soluzione, almeno per ora.
Forse sarebbe la più semplice ma anche un joystick wireless sulla manopola non sarebbe male!
Vabbè, ora è vivo, deve essere istruito e configurato, è questo il prossimo obbiettivo, joystick, ...lk800,... mah!... chissà

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Multicopters I miei droni multirotore. Una semplice curiosità diventata una passione e qualcosa di più.
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Parapendio Volare è un po' come avere la possibilità di osservare le cose da un'altra prospettiva, senza i vincoli di una forza che ti costringe a muoverti come un pedone degli scacchi per le strade di una città. Il mio sogno sta nell'armadio, pronto a farmi evadere quando ne sento il bisogno e l'aria lo permette.