Non sono impazzito, tutt'altro, sto cercando proprio di non impazzire nuovamente sfruttando un esperienza che mi ha convinto che forse questo hack non era proprio così stupido.
Trasformare il trapano tassellatore AEG cordless era già nella mia testa da un po', da quando l'unico posto dove ricaricare la batteria stava a 500 mt. di distanza e ho passato più tempo in percorsi avanti-indietro che non a forare. Avevo concluso che non erano proprio lavori usuali, anzi erano abbastanza rari così avevo accantonato l'idea.
Poi il problema si è ripetuto. Pur non mancando le batterie di ricambio era troppo breve il tempo che intercorreva tra la scarica della successiva senza che la prima si fosse ricaricata a dovere, dopo poco tempo la durata era di 5-10 fori... e sfortunatamente stavo su una tettoia, dove non c'è una presa di corrente...
Adesso, qualche professionista che legge, potrebbe tranquillamente consigliarmi qualcosa di meglio, un bel Hilti, un Wurt o qualche analogo di questa classe.
Tranquilli, se il lavoro fosse sempre questo ci avrei già pensato ad affrontare tutti altri costi, quì si parla di 1500 euri contro i 400 del mio...
Avevo bisogno di qualcosa di trasportabile che mi consentisse sia l'opportunità di un punto di ricarica vicino che eventualmente fungesse lui stesso da batteria, magari con più possibilità di valori di tensione...
Le batterie ci sono, due piombo/gel di una bici elettrica maggiorata che ormai non uso più, da 12v 22Ah, una potenza più che sufficiente.
Il carrello completo a lavoro terminatoIl carrellino l'ho recuperato da uno zaino da mercatino cinese usato due volte dopodichè sono partite le cerniere... ottimo, mai buttare nulla!
Un giro in Paolo Sarpi ed ecco saltato fuori un bellissimo inverter da 12v 200W, più che sufficienti ad un carica batteria da 70W e più che economico, 15 euri.
Un'altra ventina sono andati dal grossista di materiale elettrico per il cavo da 2,5mmq e i connettori. Per la dimensione dei contatti e la robustezza della connessione ho scelto quelle prese che normalmente troviamo collegate al case del nostro home pc.
Per il resto ho usato avanzi di precedenti lavori: un pezzo di acrilex da 6mm, uno scampolo di finta pelle, una scatola elettrica stagna e una manciata di faston.
Sono state necessarie 6 orette di lavoro, che in questi giorni di feste non sono un problema. La parte più complessa è stata la realizzazione del connettore al trapano, ottenuto sagomando un pezzo di acrilex alla dimensione dell'innesto della batteria e fissando a "wafer" i successivi pezzi, una volta creati i collegamenti con i faston e gli alloggiamenti per farli uscire dal connettore.
Ovviamente per il funzionamento diretto del trapano è necessario collegare in serie le due batterie tramite comodi manubrietti facili da svitare e serrare, mentre per la ricarica è previsto il collegamento in parallelo che fornisce all'inverter 12v con 44Ah. L'inverter ha anche un comodo voltmetro che permette di tenere sotto controllo la carica disponibile della batteria.
Dopo un ciclo di carica di una batteria la tensione è scesa di 0,1v... meraviglioso!
Aggiungerò due righe non appena mi capiterà di testarlo "sul campo", dove ci sarà la possibilità di testare tutti i tempi compreso quello di ricarica delle due batterie principali, che andrà effettuato necessariamente durante le ore serali/notturne e con un dispositivo di ricarica a parte.
Ogni tipo di utilizzo è stato pensato per essere esclusivo, ovvero non è possibile usare l'inverter insieme al collegamento diretto del trapano, questo anche per salvaguardare la batteria che sarebbe sottoposta a carichi squilibrati e molto alti contemporaneamente.